Il paese di Manarola è circondato dai terrazzamenti coltivati a vite. La produzione di uva e conseguentemente del vino era la principale risorsa prima degli anni 50. Con l'avvento dell'industrializzazione molta gente è emigrata nelle città e i piccoli borghi delle cinque terre si sono spopolati.
I terreni sono stati sempre più abbandonati salvo una parte che si è retta principalmente sulla passione di quei paesani che per tradizione hanno continuato a fare il vino. Negli anni 80 è stata istituita una cooperativa agricola che ha raccolto tutti i vignaioli che potevano produrre una limitata quantità di vino per uso familiare e vendere l'uva in eccesso alla stessa ad un buon prezzo.
La cooperativa si è dotata di atrezzature sofisticate e produce una serie di vini DOC che sono anche esportati all'estero. E' stato così possibile dare sostegno all'agricoltura locale facendo anche investimenti sul territorio per agevolare i vignaioli. Sono infatti state realizzate delle monorotaie dove trenini a cremagliera vengono impiegati per il trasporto su buona parte delle zone coltivate.
Il vitigno prevalente si chiama bosco, ci sono poi il vermentino, l'albarola e la trebbiana.
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